Categoria SICUREZZA SUL LAVORO

Dati Inail : Denunce contagi Covid sul lavoro al 30 novembre 2020

104.328 contagi sul lavoro da Covid al 30 novembre 2020, ovvero il 20,9% del totale delle denunce di infortunio sul lavoro e il 13% dei contagi rilevati dall’Istituto superiore di sanità. Sono i dati Inail del monitoraggio al 30 novembre 2020 curato dalla Consulenza statistico attuariale.

37.547 casi in più rispetto al 31 ottobre 2020, 49 mila casi di Covid sul lavoro nel bimestre ottobre-novembre 2020, ovvero il 47% del totale 2020, 46.500 marzo-aprile. 366 i casi mortali al 30 novembre 2020, ovvero un terzo del totale delle morti sul lavoro denunciate a Inail e 0,7% delle morti causate dal Covid a livello nazionale. 34 in più rispetto al 31 ottobre 2020.

50,3% delle denunce pervenute nel Nord-Ovest, 21% nel Nord-Est, 13,7% Centro, 11,1% Sud e 3,9% Isole. Decessi 53,8% Nord-Ovest, Sud 16,9%, Centro 13,7%, Nord-Est 12,8% e Isole 2,8%.

68,7% delle denunce ha interessato il l settore della sanità e assistenza sociale, il 23,7% dei casi mortali; amministrazione pubblica 9,2% delle denunce e 10,3% dei decessi.

38,6% delle denunce tecnici della salute, 9,3% dei casi mortali; 18,6% operatori socio-sanitari, 9,5% medici, 7,6% operatori socio-assistenziali, 7,4% personale non qualificato nei servizi sanitari, 4,3% impiegati amministrativi, 2,2% addetti ai servizi di pulizia, 1,2% conduttori di veicoli, 1% dirigenti amministrativi e sanitari.

Età media dei contagi 46 anni, donne il 69,4%.

Fonte: Inail

Novembre 2020: Testo Unico sicurezza lavoro

Pubblicata dall’Ispettorato nazionale del lavoro la versione novembre 2020 del Testo unico salute e sicurezza sul lavoro.

Riporta:

interpelli n. 1 del 23/01/2020 e n. 2 del 20/02/2020;

lettera circolare prot. 11056 del 31/03/2020 del Ministero della Salute:

lettera circolare del 29/04/2020 prot. 14915 del Ministero della Salute;

Modificato l’allegato XXXVIII;

Modifica art. 242, comma 6, e allegati XLII e XLIII, ai sensi del D.Lgs. 1 giugno 2020, n. 44;

Modificato art. 180, comma 3, ai sensi del Decreto Legislativo 31 luglio 2020, n. 101;

Decreto 7 agosto 2020 – Abilitazione alla conduzione di generatori di vapore;

circolare n. 13 del 04/09/2020;

Decreto Direttoriale n. 6 del 14 febbraio 2020 Ventitreesimo elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche;

Modifica allegato XLVI ai sensi del Decreto Legge 7 ottobre 2020, n. 125;

la lettera circolare dell’INL del 23/10/2020 prot. 3395.

Fonte: Testo unico sicurezza sul lavoro novembre 2020

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Versione precedente rilasciata a gennaio 2020.

Nuove indicazioni Inps sui congedi per quarantena scolastica

Con la circolare n.132 del 20 novembre 2020 Inps fornisce nuovi chiarimenti sul congedo Covid-19 per quarantena scolastica già trattato con la circolare n. 116/2020.

Congedo COVID-19 per quarantena scolastica dei figli e per sospensione dell’attività didattica dei figli in presenza in favore dei lavoratori dipendenti. Abrogazione dell’articolo 5 del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111. Articolo 21-bis del decreto–legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, come modificato dall’articolo 22 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137. Variazioni al piano dei conti.

La circolare affronta i cambiamenti riguardanti la normativa introdotta dall’articolo 5 del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 a seguito di novità come:

legge 13 ottobre 2020, n. 126, di conversione in legge del decreto-legge 14 agosto 2020 n. 104. ha abrogato il decreto-legge n. 111/2020 e prevede con nuovo articolo 21 bis: congedo quarantena anche per contatti fuori scuola;

articolo 22 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 con nuova modifica articolo 21 bis: fino a 16 anni per richiesta lavoro agile, astensione totale senza licenziamento e da comunicare al datore di lavoro per minore 14-16 anni;

decreto-legge n. 137/2020: congedo per disposta sospensione della didattica in presenza del figlio convivente minore di anni 14 anni.

I chiarimenti della circolare riguardano in particolare i seguenti aspetti:

quarantena per contatto fuori da scuola ovvero ” attività sportive di base o di attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati, nonché all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche”: necessaria quarantena disposta da Asl e a partire dal 14 ottobre 2020;

congedo per sospensione attività in presenza: necessario provvedimento nazionale, regionale o comunale o della singola scuola, a partire dal 29 ottobre;

compatibilità genitori: incompatibile svolgimento contemporaneo lavoro agile e congedo o non svolgimento lavorativo di un genitore.

“Fermo restando il presupposto della necessaria sussistenza della convivenza del figlio con il genitore richiedente il congedo, se un genitore fruisce del congedo per quarantena scolastica del figlio ovvero per la sospensione dell’attività didattica in presenza dello stesso, l’altro genitore non potrà fruire negli stessi giorni delle misure di cui trattasi per quel figlio, ma potrà fruirne per altro figlio avuto da un altro rapporto, purché il genitore dell’altro figlio non stia a sua volta fruendo di congedo o lavoro agile per quarantena del figlio ovvero per la sospensione dell’attività didattica in presenza dello stesso”.

Una nuova circolare Inps fornirà indicazioni per i congedi per genitori di studenti delle secondarie di secondo grado in caso di sospensione della didattica.

Fonte: Inps

Dati Inail ottobre 2020 : Sanità, infortuni lavoro, aggressioni, sanificazioni

Infortuni sul lavoro più che raddoppiati tra gennaio e settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, decuplicati i casi di infortunio mortale.

Sono alcuni dei dati pubblicati da Inail nel numero ottobre 2020 del periodico Dati a titolo Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. La sanità in Italia e in Europa – Radiografia degli infortuni nella sanità – Le aggressioni sul lavoro nella sanità e assistenza sociale – Chemioterapici antiblastici e rischi per gli operatori sanitari addetti alla loro manipolazione – Principi di sanificazione nelle strutture sanitarie.

36.890 le denunce di infortunio sul lavoro nel 2019, più del doppio nei primi nove mesi del 2020 rispetto all’anno precedente, incremento dovuto in gran parte all’epidemia Covid, con il settore sanitario che ricopre il 70,3% dell’intera quota infortuni Covid di origine professionale nella gestione assicurativa Industria e Servizi.

20 casi mortali nel 2019, 50 casi mortali a settembre 2020 in luogo di 5 nel 2019. “Sull’anno in corso ha inciso pesantemente la pandemia da Sars COV-2, causa della stragrande maggioranza delle morti professionali del settore”.

Tre quarti delle denunce nel 2019 hanno interessato donne, il 42,2% tra i 50 e i 64 anni. Il 22,2% casi in itinere, in itinere il 60% degli incidenti mortali. 35,4% infortuni a tecnici della salute, in gran parte infermieri e operatori sociosanitari, quindi operatori socio assistenziali, ausiliari, educatori. 53,8% dei casi al Nord, 18% Centro, 17% Sud, 10,9% Isole.

Aggressioni

Una capitolo è riservato al rischio violenze subite dal personale sanitario nel corso dell’attività professionale. 11mila casi tra il 2015 e il 2019 codificati tramite la variabile Esaw “80-sorpresa, violenza, aggressione, minaccia”. Circa 2mila casi all’anno, un’incidenza sulla quota infortuni di settore pari al 9,5%.

Luogo di aggressione:

41% dei casi ospedali, case di cura, studi medici;

31% case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza;

28% assistenza sociale non residenziale.

Tre quarti delle vittime sono donne, gli aggressori nel 90% sono persone esterne e il 10% dipendenti. I più colpiti gli infermieri e gli educatori professionali.

Sanificazione, chemioterapici

La scheda Inail affronta quindi la sanificazione nelle strutture sanitarie (DM 7 luglio 1997, n. 274, biocidi e Regolamento (UE) n. 528/2012, gestione Covid e Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-Cov2. Versione del 7 luglio 2020); le prassi e i rischi nella manipolazione dei chemioterapici antiblastici:

“I CA, in quanto medicinali, non sono soggetti alla classificazione secondo il regolamento europeo “CLP”. Ciò non esime i datori di lavoro dal valutare i rischi connessi all’utilizzo di queste sostanze e tutelare i lavoratori. In ambito ospedaliero, l’esposizione può avvenire, prevalentemente per via

inalatoria o cutanea, durante la preparazione, la somministrazione e lo smaltimento dei rifiuti.

La Conferenza Stato-Regioni, il 5 agosto 1999, ha emanato delle linee guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in campo sanitario, contenenti misure preventive e/o protettive e procedure appropriate per l’uso sicuro di tali particolari sostanze”.

Fonte: Inail

Anche in Italia avviata campagna Ambienti Di Lavoro Sani e Sicuri : Alleggeriamo il carico!

Lanciata ufficialmente anche in Italia la nuova campagna Eu-Osha Ambienti di lavoro sani e sicuri 2020-22, campagna avviata dal Focal point italiano Inail in una conferenza stampa online che si è tenuta il 10 novembre 2020.

Tema come già evidenziato saranno i Dms. Le tecnopatie in Italia secondo i dati Inail rappresentano i due terzi delle malattie professionali, con percentuali come:

64% l’incidenza della ripetitività da lavoro sui casi di lesioni agli arti superiori;

55% sollevamento del carico su patologie della schiena.

Il 75% dei casi riguarda gli uomini, settori più a rischio sono: artigianato (28,5), agricoltura (26,7), industria (23,5), servizi (18,7) e Pa (2,9).

Così il presidente Inail Bettoni: “la campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui disturbi dell’apparato muscoloscheletrico correlati all’attività lavorativa. Se in Italia nel 2008 i disturbi muscolo scheletrici rappresentavano meno del 40% del totale delle malattie professionali denunciate, la loro quota è salita quasi al 70% nel 2019. L’Istituto quindi è ben lieto di mettere a disposizione dell’Agenzia le proprie conoscenze tecnico-scientifiche, stimolando nuovi percorsi di studio e l’acquisizione di strumenti pratici per migliorare le condizioni di lavoro e favorire un’equa crescita economica e sociale in tutti i paesi europei”.

Evidenziato anche da Inail l’avvio del concorso sulle buone prassi già segnalato da Eu-Osha.

Scadenza invio candidature 15 luglio 2021.

Fonte: Inail

Dati Inail ottobre 2020:Sanità, infortuni lavoro, aggressioni, sanificazioni

Infortuni sul lavoro più che raddoppiati tra gennaio e settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, decuplicati i casi di infortunio mortale. Sono alcuni dei dati pubblicati da Inail nel numero ottobre 2020 del periodico Dati a titolo Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. La sanità in Italia e in Europa – Radiografia degli infortuni nella sanità – Le aggressioni sul lavoro nella sanità e assistenza sociale – Chemioterapici antiblastici e rischi per gli operatori sanitari addetti alla loro manipolazione – Principi di sanificazione nelle strutture sanitarie.

36.890 le denunce di infortunio sul lavoro nel 2019, più del doppio nei primi nove mesi del 2020 rispetto all’anno precedente, incremento dovuto in gran parte all’epidemia Covid, con il settore sanitario che ricopre il 70,3% dell’intera quota infortuni Covid di origine professionale nella gestione assicurativa Industria e Servizi.

20 casi mortali nel 2019, 50 casi mortali a settembre 2020 in luogo di 5 nel 2019. “Sull’anno in corso ha inciso pesantemente la pandemia da Sars COV-2, causa della stragrande maggioranza delle morti professionali del settore”.

Tre quarti delle denunce nel 2019 hanno interessato donne, il 42,2% tra i 50 e i 64 anni. Il 22,2% casi in itinere, in itinere il 60% degli incidenti mortali. 35,4% infortuni a tecnici della salute, in gran parte infermieri e operatori sociosanitari, quindi operatori socio assistenziali, ausiliari, educatori. 53,8% dei casi al Nord, 18% Centro, 17% Sud, 10,9% Isole.

Aggressioni

Una capitolo è riservato al rischio violenze subite dal personale sanitario nel corso dell’attività professionale. 11mila casi tra il 2015 e il 2019 codificati tramite la variabile Esaw “80-sorpresa, violenza, aggressione, minaccia”. Circa 2mila casi all’anno, un’incidenza sulla quota infortuni di settore pari al 9,5%.

Luogo di aggressione:

41% dei casi ospedali, case di cura, studi medici;

31% case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza;

28% assistenza sociale non residenziale.

Tre quarti delle vittime sono donne, gli aggressori nel 90% sono persone esterne e il 10% dipendenti. I più colpiti gli infermieri e gli educatori professionali.

Sanificazione, chemioterapici

La scheda Inail affronta quindi la sanificazione nelle strutture sanitarie (DM 7 luglio 1997, n. 274, biocidi e Regolamento (UE) n. 528/2012, gestione Covid e Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-Cov2. Versione del 7 luglio 2020); le prassi e i rischi nella manipolazione dei chemioterapici antiblastici:

“I CA, in quanto medicinali, non sono soggetti alla classificazione secondo il regolamento europeo “CLP”. Ciò non esime i datori di lavoro dal valutare i rischi connessi all’utilizzo di queste sostanze e tutelare i lavoratori. In ambito ospedaliero, l’esposizione può avvenire, prevalentemente per via

inalatoria o cutanea, durante la preparazione, la somministrazione e lo smaltimento dei rifiuti.

La Conferenza Stato-Regioni, il 5 agosto 1999, ha emanato delle linee guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in campo sanitario, contenenti misure preventive e/o protettive e procedure appropriate per l’uso sicuro di tali particolari sostanze”.

Fonte: Dati Inail ottobre 2020

Eu-Osha : Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!

Eu-Osha Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha ufficialmente lanciato il 12 ottobre a Bruxelles la campagna per Ambienti di lavoro sani e sicuri 2020-2022. Tema come anticipato, sono i DMS.

#EUhealthyworkplaces il sito

Questo il sito di riferimento della nuova campagna, https://healthy-workplaces.eu/en , con tutti i materiali in aggiornamento, dati, guide video, partner e media partner.

I temi affrontati e inerenti i Dms saranno:

  • rischi;
  • misure di gestione e prevenzione;
  • sostegno ai lavoratori affetti da Dms;
  • rischi psicosociali derivanti;
  • rischi emergenti nella digitalizzazione e nuove tecnologie;
  • Dms e telelavoro.

Tutti i settori lavorativi saranno oggetto di attenzione e in particolare quelli ad alto rischio come l’assistenza sanitaria e l’educazione per l’infanzia. Attualmente in Europa circa tre lavoratori su cinque sono colpiti da Dms.

Così Nicolas Schmit, commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, intervenuto nella conferenza stampa di Bruxelles del 12 ottobre:

“La Commissione sostiene fermamente la campagna varata oggi dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) volta ad affrontare la questione dei disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati. Garantire il miglior ambiente di lavoro possibile è fondamentale per la salute e il benessere della forza lavoro e, pertanto, rappresenta un dovere di tutti i datori di lavoro. Molti di noi (3 su 5) hanno sofferto di mal di schiena, rigidità muscolare o mal di collo a causa del lavoro svolto. Ciò può incidere notevolmente sulla nostra vita quotidiana e sulla nostra produttività, oltre a essere dannoso per la nostra salute fisica e mentale. L’attuale pandemia, che influenza il nostro modo di vivere e di lavorare, consente a tutti noi di trarre vantaggio dagli orientamenti e dalle risorse pubblicati oggi”.

Christa Sedlatschek, direttore esecutivo Eu-Osha: “Oltre a subire le sofferenze umane, i lavoratori non possono godere appieno di molti aspetti appaganti della loro vita privata e lavorativa. Quelli affetti da DMS si assentano dal lavoro con maggiore frequenza e per periodi di tempo più lunghi, probabilmente sono meno produttivi durante lo svolgimento delle proprie mansioni e spesso vanno in prepensionamento. È un duro colpo per le imprese e un enorme onere per le economie nazionali. Questa campagna evidenzierà che l’intervento e la riabilitazione precoci sono vitali e assolutamente possibili. Collaborando e adottando buone prassi ora possiamo prevenire i DMS nelle future generazioni di lavoratori”.

Fonte: https://healthy-workplaces.eu/en

Giornata vittime incidenti sul lavoro, il messaggio Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio ad Anmil in occasione della “Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro” che si è svolta lo scorso 11 ottobre 2020.

Questo un passaggio del messaggio del Presidente della Repubblica, il testo completo sul sito del Quirinale: “Quest’anno, a causa della pandemia si sono avute ripercussioni drammatiche sulla salute dei lavoratori.

In molti sono stati particolarmente esposti al rischio, come nel caso del personale sanitario e socio-assistenziale. Dobbiamo ringraziare medici, tecnici della salute e tutto il personale dei servizi sanitari per aver fronteggiato inedite situazioni di emergenza: è questo l’ambito in cui si collocano un terzo degli infortuni con esiti mortali denunciati all’Inail nel primo semestre di quest’anno.

Allo stesso modo, i lavoratori dei servizi essenziali, che hanno consentito la prosecuzione delle tante attività economiche ritenute indispensabili alla nostra vita quotidiana, hanno svolto la propria prestazione in condizioni di preoccupazione per la propria salute, permettendo a tutti noi di fronteggiare un momento drammatico”.

Fonte: https://www.quirinale.it/

2020 : Premio imprese per la sicurezza

Indetta da Confindustria Inail Apqi e Accredia la settima edizione del Premio imprese per la sicurezza, per la valorizzazione di aziende che hanno implementato prassi e abitudini utili alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione.

Possono aderire all’iniziativa imprese produttrici di beni e servizi anche non aderenti a Confindustria, non gruppi di imprese o unità di una singola impresa o realtà già premiante nelle due edizioni precedenti.

Come ogni anno i premi sono per tipologia di impresa: per numero di dipendenti 50, tra 51 e 250 e oltre 250 e per categoria di rischio, alto o medio basso. Verranno assegnati Award e Prize con menzioni speciali a progetti a tema formazione, appalti subappalti e progetti innovativi.

Tutte le imprese partecipanti riceveanno un rapporto di valutazione e le finaliste un’analisi dettagliata della propria gestione della sicurezza che porrà in evidenza punti di forza o da migliorare. Le finaliste potranno richiedere la riduzione del premio con modello OT24.

Tre le fasi di candidatura:

1 registrazione;

2 invio documentazione;

3 valutazione e visite in loco.

Iscrizioni dal 16 settembre al 30 ottobre ore 14.00

Premiazione giugno 2021.

Il regolamento completo: https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/premio-imprese-per-la-sicurezza/premio-imprese-per-la-sicurezza-2020.html

Fonte: inail.it

Anmil: 3° Rapporto sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro 

Il rapporto si presenta come un annuario della sicurezza sul lavoro, un documento realizzato con un approccio multilivello e che analizzata dati, norme, prassi amministrative ed eventi riguardanti la sicurezza e la prevenzione succedutisi nel 2019.

Cinque abitualmente le sezioni, che affrontano i dettaglio: andamento degli infortuni; tutela giuridica internazionale e legislazione europea; scenario prevenzionistico nazionale; novità per settori lavorativi; rischi specifici.

Aggiunta in questa edizione una sesta sezione sul Covid-19 e sul rapporto lavoro, sicurezza, legislazione nazionale e internazionale. “La crisi sanitaria derivante dalla pandemia da Covid-19 ha senza dubbio segnato la prima metà del 2020, e con tutta probabilità, sino all’avvento di un vaccino in grado di bloccarne in maniera certa e definitiva la diffusione, farà parte integrante della vita quotidiana di ogni individuo.

Obiettivo è dunque quello di introdurre, attraverso una serie di dati e analisi statistiche incrociate, la realtà generata dalla pandemia, non soltanto a livello sanitario, ma anche e soprattutto lavorativo”.

Ecco l’indice:

  • Sezione 1 – L’andamento di infortuni e malattie professionali a livello internazionale, europeo e nazionale e i numeri dell’emergenza “Covid-19”.
  • Sezione 2 – Il quadro fenomenologico del mondo del lavoro e le soluzioni normative in ambito internazionale, europeo e nazionale.
  • Sezione 3- Lo scenario prevenzionistico nazionale;
  • Sezione 4 – Ambiti e settori di attività;
  • Sezione 5 – rischi particolari;
  • Sezione 6 – l’emergenza “covid-19” e il suo impatto sul mondo del lavoro.

Fonte: Anmil